Project Description
Lungo i fiumi di Babilonia
Ferro dipinto e legno, 2011
Museo di Scultura Antica – Giovanni Barracco, Roma
dal 20 Luglio al 9 Ottobre 2011 (e poi fino al 15 gennaio 2012)
Ispirata a un rilievo assiro del VII secolo a.C. della Collezione del Museo Barracco, l’opera rappresenta una scena ricca di contrasti: il bambino che tende le braccia alla madre suggerisce la disposizione a uno scambio giocoso mentre la dolente figura femminile, con la testa rivolta all’indietro, che stringe una borraccia e un sacco semivuoto, testimonia l’avverso destino abbattuttosi sul popolo babilonese, costretto dal vincitore assiro a lasciare la propria terra lussureggiante, il cui emblema è la svettante palma, carica di frutti, al centro della scena.
Nello strazio della separazione forzosa dei babilonesi si legge la condizione dei migranti di ogni luogo e di ogni tempo che continua a interrogare le coscienze e con particolare urgenza in una realtà mediatica quale è la nostra.
Spetta all’arte catturare quelle immagini, che la quotidianità e la ripetizione rischiano di banalizzare, e conferire ad esse la capacità di coinvolgere lo spettatore, anche il più distratto, e provocarne la reazione: l’unico sentimento non ammesso è l’indifferenza.
A dare il titolo all’installazione è il primo verso del salmo 137 che richiama il grido di dolore degli Ebrei deportati a Babilonia dal re Nabucodonosor.
Le casse di legno grezzo su cui poggiano le sagome in ferro, in uso nei musei per la conservazione degli oggetti archeologici, alludono qui ai depositi di frammenti di passato sottratti alla distruzione del tempo.